Te la do io l'America

Oggi tutti i giornali si sono scatenati facendo i possibili nomi del successore di Josè Mourinho sulla panchina nerazzurra.
Vediamo di fare un po'd'ordine:
GUARDIOLA: Nome affascinante, ma a mio avviso ingiustificato proprio per una squadra come l'Inter.
Non ha il tipo di giocatori che possono fare al caso dello spagnolo, che per contro ha dimostrato in queste due stagioni di non essere in grado di correggere in corso la partita e di giocare sempre alla stessa maniera.

Ha subito da Mou quest'anno e da Hiddink l'anno scorso, due clamorose lezioni di calcio. E in entrambi i casi guardava l'evolversi della partita in maniera impotente senza correggere il gioco monocorde dei suoi.
Ha fatto spettacolo solo contro squadre che glielo permettevano.
CAPELLO: Sarebbe la prima scelta di Moratti, ma è praticamente impossibile arrivarci tenendo conto che è sotto contratto con la Nazionale Inglese e che fino alla fine del Campionato del Mondo non potrà programmare il proprio futuro. Allenatore che tra l'altro da troppi anni fallisce in Europa. Per la rosa dell'Inter sembra possa essere adatto.
HIDDINK: Come Capello è sotto contratto con una Nazionale e trattare con le federazioni è sempre molto più problematico che farlo con un club, ci sono molte difficoltà per arrivare all'olandese, che però a mio avviso sarebbe perfetto per i Nerazzurri.
LEONARDO: Questa è l'ipotesi più folle, venuta in mente a Moratti in questi giorni di attesa. Ma parliamoci chiaro non possiamo confondere una persona perbene da un grande allenatore.
Leo nell'avventura al Milan ha dimostrato lacune addirittura grottesche sia dal punto di vista tattico (cito su tutte le fesserie, Huntelaar ala destra a Manchester), motivazionale (squadra sempre spenta e troppo passiva nell'accettare le sconfitte), di preparazione fisica (il ritmo dei rossoneri quest'anno non faceva invidia a quello delle partite della nazionale cantanti).
Quindi se Moratti analizza bene questi punti l'ipotesi Leonardo la scarterà subito.
MIHAJLOVIC: Troppo manciniano, verrebbe considerato un ritorno al passato, anche se dal punto di vista tattico e motivazionale sta diventando grande. D'altronde viene da quella fantastica scuola che è stata per lui la Stella Rossa di Belgrado.
BENITEZ: A mio avviso è già stato scelto lui. Dopo gli ultimi anni difficili di Liverppol potrebbe sembrare una scelta coraggiosa, ma dal punto di vista tattico è un maestro e i due scudetti vinti al Valencia furono due capolavori.
Dopo questa analisi dico che secondo me non ci sarà alcun dubbio che Benitez siederà sulla panchina nerazzurra. Le uniche ipotesi plausibili al posto dello spagnolo potrebbero essere un ripensamento a favore di Mihajlovic o una svolta nella trattativa con la Russia per Hiddink.
Queste le percentuali: Benitez 60%, Mihajlovic 20%, Hiddink 8%, Capello 8%, Guardiola 2%, Leonardo 2%.