venerdì 7 maggio 2010

Ronaldinho e il Milan, tristezza senza fine

Ascoltavo ieri le parole a Milanello di Ronaldinho e mi è venuto un senso di tristezza profondissimo.
Sentire parlare un giocatore, che da due anni farebbe meglio il gelataio a Porto Alegre del calciatore in Europa, e dire che è stata una stagione felice per lui e per il Milan, fa molto male.
Per lui che non è più in grado di giocare una partita di calcio a livelli dignitosi, semplicemente perchè non è più in grado di muoversi e può giocare solo da fermo e le sue finte non inganno più neanche i difensori di Zurigo e Lazio, può essere stato una stagione felice in effetti.
Feste strepitose all'ultimo piano del Hotel Principe di Savoia con menu a base di picanha e travestiti, serate passate a suonare all'Onda Anomala a ubriacarsi con birra e amiche/amici di dubbia provenienza. E si per questo è stata una stagione felice, poi si sa quale città al mondo in quanto a trans può battere Milano? Forse neanche Fortaleza nel Nord Est del Brasile.
Ronaldinho per favore certe cose almeno tienitele per te stesso.
E poi il Milan, una volta una società seria e non un cimitero per elefanti, che dice di volere puntare ancora una volta su questo pagliaccio che quando ha giocato le partite importanti di questa stagione è stato decisamente imbarazzante.
Se si cercano giocatori così si potrebbe pensare a Mihajlovic che da fermo potrebbe ancora oggi fare del lanci telecomandati o Rivaldo, che sarebbe ancora il Re delle rovesciate. Ma forse in Via Turati non hanno ancora capito che il calcio è uno sport di movimento, non il museo delle cere.

3 comments:

CescoV ha detto...

ahahah, il gelataio a Porto Alegre...
così mi piaci, vic!

Victor ha detto...

su ronaldinho mi esalto....

Alby ha detto...

"con menu a base di picanha e travestiti"
...

AAHAHHHAHH

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