lunedì 26 aprile 2010

Serie A Il Bar del Lunedì, Inter in testa, Milan alla deriva

L'Inter ieri sera è tornata padrona del suo destino, grazie ad una splendida doppietta di Pazzini e soprattutto ad una Roma che non ha più retto la pressione del primo posto.
Domenica scorsa era miracolosamente riuscita a vincere il derby dopo avere rischiato di capitolare sul rigore di Floccari e era stata salvata da un fantastico Mirko Vucinic e da una mossa straordinaria del suo allenatore Ranieri che a metà tempo aveva tenuto negli spogliatoi i suoi due giocatori simbolo Totti e De Rossi incapaci di reggere la pressione della partita.
Ieri sera invece non è bastato un gran primo tempo per avere ragione dei blucerchiati, troppe le occasioni fallite prima dell'intervallo che poi sono state pagate a caro prezzo nella ripresa. Dopo il pareggio della Samp infatti la pressione si è fatta fortissima sui giallorossi e gli attacchi sono stati tutti confusionari, a testa bassa privi di quella brillantezza necessaria a scardinare il muro blucerchiato.
Anche Ranieri ha fatto fatica a capire cosa si doveva fare e ha probabilmente sbagliato a mettere dentro Toni e farlo giocare assieme a Vucinic e Totti che forse andava sostituito a venti dalla fine perchè stremato.
A quel punto anche dopo l'ingresso di Taddei si sono aperti varchi per i contripiedi sampdoriani che sono costati ai giallorossi addirittura la sconfitta, che comunque non cambia nulla in termini pratici perchè la Roma in caso di arrivo a pari punti è in vantaggio nei confronti diretti con l'Inter.
L'Inter dal canto suo ha avuto il merito dopo i primi 15 minuti difficilissimi di schiacciare l'Atalanta con le sue consuete armi, velocità e fisico e chiudere 3 a 1 una partita molto difficile nella quale i bergamaschi si giocavano una fetta importante di salvezza.
I nerazzurri tra l'altro avevano la difficoltà in più di giocare contro l'Atalanta nel mezzo della doppia sfida col Barca, la più importante per la Beneamata dal Derby col Milan di semifinale del 2003.
Ora la Roma deve assolutamente vincere le ultime tre se vuole continuare a sperare, e per assurdo tifare pesantemente Lazio la prossima giornata, in quanto i biancocelesti affronteranno i nerazzurri. La Lazio da parte sua ha compiuto un fasso fondamentale verso la salvezza vincendo a Genova e condannando quasi certamente l'Atalanta alla serie cadetta dove le faranno compagnia Siena e Livorno.
La Samp invece continua a coltivare il sogno Champions e conserva i due punti sul Palermo che sabato aveva passeggiato sui resti del Milan.
I rossoneri sono oramai arrivati alla deriva, e a nulla valgono le scuse di Galliani riguardo gli infortunati, perchè la sconfitta di Palermo è lo specchio di una gestione sbagliatissima che condannerà il Milan per molti anni fuori dalle posizioni che contano.
Non mi sembra infatti che a partire da quest'anno si invertità in maniera positiva la rotta.
Non è più neanche un discorso di allenatore, ma proprio di politica societaria, di uomini, di giocatori.
Se, come si dice, Berlusconi non ha più in mente di spendere è giusto che lasci e non ripeta più scene umilianti per i tifosi come quella della promessa del tavolino di Ronaldinho l'estate scorsa a Milanello. Proprio all'inizio della sua gestione Berlusconi aveva insegnato di sapere costruire il futuro cancellando il passato, vedi Rivera allontanato subito dalle stanze di via Turati, e invece adesso quando gli si pongono delle domande sul futuro risponde parlando solo del glorioso passato.

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