venerdì 4 giugno 2010

1958 Nasce la leggenda di Pelè

Nel 1958 il Mondiale fu organizzato in Svezia e vide l'assenza dell'Italia, clamorosamente eliminata nelle qualificazioni dall'Irlanda del Nord e dell'Ungheria, paese distrutto dalla rivoluzione.
Per la prima volta ci fu la partecipazione dell'Unione Sovietica, che si fermò ai quarti di finale battuta dai padroni di casa. Quello svedese era uno squadrone con Kurt Hamrin, Liedholm, Gren, Skoglund tutti grandi protagonisti del campionato di calcio di serie A in quegli anni. E infatti gli svedesi giunsero brillantemente in finale eliminando in semi i detentori della
Germania Occidentale ribaltando con tre gol la rete iniziale di Rahn.
In Finale però si rivelò al mondo un diciassettenne di nome Edison Arantes do Nascimento, per tutti Pelè. Giocava in una squadra pressochè imbattibile che adottava il modulo 424 con Vavà, Garrincha e Zagallo compagni di reparto del mitico O'Rei. Pelè nel 5-2 con cui il Brasile annichilì la Svezia segnò due reti e proprio quel pomeriggio nacque la sua leggenda. Uno dei due gol fu segnato dopo avere saltato con un pallonetto un difensore svedese e avere tirato una rasoiata di controbalzo, uno dei gol più belli delle finali mondiali (nella foto O'Rei appena dopo il gol, commosso, è sommerso dal calore dei compagni).
Pelè fino al 1970 sarà il protagonista della leggenda mondiale.
Capocannoniere della manifestazione con un record di gol ancora imbattuto Just Fontaine della Francia, giunta terza.

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