venerdì 11 giugno 2010

1986 Diego entra nella storia del calcio

Nel Mondiale 1986 si consacra la stella di Diego Maradona, unico giocatore nella storia del calcio a vincere praticamente da solo un Mondiale.
Dopo 16 anni si torna a disputare un Mondiale in terra messicana, scelta dovuta al fatto che la Colombia, designata inizialmente non potè adempiere ai parametri Fifa a causa di problemi di governo interni, e dovette rinunciare.
L'Italia si presenta ai blocchi di partenza con una squadra vecchissima e inguardabile, per metà costituita ancora dai reduci dell'82, che hanno avuto la
riconoscenza da parte del commissario tecnico. Agli ottavi gli azzurri vengono batturi nettamente per 2-0 dalla Francia di Platini e il ciclo di Enzo Bearzot finisce.
Nei quarti si gioca la partita più clamorosa e discussa del Mondiale, Argentina-Inghilterra. Il conflitto delle isole Malvine è ancora vivo nella memoria (è infatti terminato quattro anni prima) e la sfida assume contorni anche extracalcistici. Diego Maradona decide la partita da solo segnando nello spazio di dieci minuti il gol più discusso e quello più bello della storia del calcio: il primo lo segna beffando con un tocco di mano il portiere inglese Shilton (che tra l'altro andrà in rovina pochi anni dopo per storie di scommesse ippiche), un gol passato alla storia come La mano de Dios; il secondo gol vede Diego scartare a partire da centrocampo mezza squadra inglese compreso il portiere e depositare in rete. Diego è nella storia.
In semifinale l'Argentina sfida il sorprendente Belgio e il Pibe de Oro segna un'altra doppietta mitica regalando al suo paese la finale.
L'atto conclusivo contro i tedeschi della Germania Occidentale vede il punteggio fermo sul 2-2 a 6 minuti dalla fine quando el Diez serve con un passaggio al bacio Burruchaga e consegna all'Argentina la Coppa del Mondo e se stesso alla storia del calcio.

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