mercoledì 21 aprile 2010

CHAMPIONS INTER, NOTTE D'ALTRI TEMPI

Una prestezione che definire all'italiana può essere addirittura riduttivo fa volare l'inter verso un traguardo che mancava dal 1972, quando al Feyenoord Stadium di Rotterdam l'Ajax impartì alla Beneamata una lezione di calcio totale suggellata dalla doppietta del divino Johann Cruijff.
Ovviamente la finale non è ancora conquistata, anche se sicuramente ieri sera a San Siro i nerazzurri hanno fatto un passo avanti veramente importante.
Partiti con la consapevolezza e l'umiltà di essere tecnicamente più scarsi, i giocatori dell'Inter hanno tutti dato il centodieci per cento in ogni zona del campo costruendo un muro praticamente invalicabile per il Barcellona, che non è assolutamente stato capace di scardinarlo praticamente mai.
Milito ha finito stremato perchè alla Rooney rincorreva gli avversari in ogni zona del campo,
Eto'o a giocato più da terzino che da attaccante, Motta partito un po' sottotono si è trasformato nella ripresa in una diga. La difesa poi merita una menzione particolare: Samuel e Lucio su tutti, anche Zanetti super, non hanno praticamente mai dato a Messi le condizione di girarsi verso la porta costringendolo a dribbling impossibili lontanissmo dall'area di rigore.
Ibrahimovic ha dimostrato come sempre il suo reale valore, non lo scopiramo certo adesso.
Ovviamente ci vuole anche la fortuna negli episodi, e questa è stata sicuramente dalla parte dei nerazzurri: gol di Milito in netto fuorigioco, anche se all'inizio della partita l'argentino era stato fermato a rete per un fuorigioco inesistente e rigore monumentale negato ad Alves. Però l'Inter questa fortuna ha saputo conquistarsela.
Ora innegabilmente l'Inter non sarà una squadra schiacciasassi, una squadra che domina il gioco, che vince le partite dando spettacolo, ma nel calcio conta vincere.
In novanta minuti il Barcellona si è limitato a un possesso palla sterilissimo che non ha portato a nulla se non a qualche illuminazione di Xavi, troppo poco.
In Spagna la settimana prossima servirà sicuramente un'altra partita, ma non sarà facile perchè l'inter si difende in maniera fantastica; il Barcellona dovrà cercare di velocizzare un attimo il suo gioco e muovere più velocemente il pallone.
L'Inter invece dovrà rimanere concentrato e non cadere in novanta minuti come i 20 finali di San Siro quando la tattica attendista è stata troppo esagerata.
Guardiola dovrà inventarsi qualcosa di speciale se vorrà ripresentarsi di nuovo in Finale, per di più a casa dei suoi odiati rivali.

4 comments:

Unknown ha detto...

Voglio solo avere l'onore di scrivere il primo commento....

Leonardo ha detto...

Io di dare il primo contenuto.
Nessuna squadra ha riserve all'altezza dei Fenomeni. Iniesta è per me un fenomeno del centrocampo. A questi livelli rischi di pagare queste assenze, sono partite giocate al massimo e oltre ad altri assenti (inter al gran completo) quella del fantastico andres , un pò mezzala, un pò interno di centrocampo si è sentita forte nella manovra azulgrana.
Il milan senza pato e nesta , due assoluti fuoriclasse, non ha potuto competere con il man utd, che a sua volta senza il vero rooney ha dovuto chinare il capo contro un Bayern.

Victor ha detto...

Io il giorno prima della partita avevo scritto che il Barcellona era talmente superiore da potere sopperire all'assenza di Iniesta, evidentemente però la forza difensiva dell'Inter ha annullato la manovra del Barcellona tanto da fare rimpiangere tantissimo Iniesta, che in effetti è un fenomeno.
Avrebbe sicuramente diversificatoi e velocizzato una manovra troppo imperniata sulle invenzioni di Xavi.

Unknown ha detto...

apprezzo la tua scrittura vivace ed accattivante

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