Te la do io l'America

Oggi attesissimo l'esordio dell'Argentina di Diego Armando Maradona.
L'analisi:
Anzitutto partiamo dal destino: l'ultima partita in un mondiale del Diego giocatore fu proprio contro la Nigeria, a Boston. A fine partita fu accompagnato all'antidoping dove fu positivo all'efedrina, e abbandono
tra le lacrime un mondiale che senza il despota Hvelange al comando della Fifa l'Argentina avrebbe vinto. Sedici anni dopo il Pibe de Oro è pronto a fare sognare gli Argentini dalla panchina. Ieri è sembrato molto calmo e tranquillo, si è sciolto un attimo solo quando Grobbelar, ex portiere del Liverpool, gli ha chiesto di Messi. Diego ha detto che una squadra lo deve sostenere perchè possa dare il massimo, facendo capire che lui era molto più forte infatti Diego la squadra la caricava su di sè. Poi ha investito del ruolo di leader Mascherano, quello in cui maggiormente Diego si identifica. L'Argentina schiera un 4-2-3-1 con i quattro dietro bloccati dietro a Veron e Mascherano, mentre in attacco Higuain sarà l'unica punt che finalizzerà il lavoro dei fantasisti. La Nigeria risponde con un 4-3-3 molto rapido in avanti con Yakubu, Martins e Odemwigie.
Le formazioni:
Argentina: Romero; Jonas, Demichelis, Samuel, Heinze; Veron, Mascherano; Tevez, Di Maria, Messi; Higuain.
Nigeria: Enyeama; Taiwo, Shittu, Yobo, Odiah; Haruna, Etuhu, Uche; Martins, Yakubu, Odemwigie.
Il pronostico:
L'Argentina farà molta fatica, per mille motivi: esordio, pressione, un gioco da oliare per bene; sinceramente però la Nigeria non mi sembra uno spauracchio e l'albiceleste dovrebbe vincere di misura.